Il concept di questa imponente opera che occupa più di 600 metri quadrati, prende spunto da “L’infinito” di Giacomo Leopardi che l’artista considera una delle più belle poesie mai scritte.Il poeta di Recanati è infatti riuscito a esprimere un concetto così complesso, quello appunto dell’infinito, in versi. L’infinito come concetto matematico è stato rivoluzionario e un importante motore dell’evoluzione umana e dell’innovazione. L’infinito nella poesia prende la forma del pensiero, della metamorfosi, dell’immaginazione.Riprendendo quindi le parole del poeta, VESOD ha creato un’immagine che, in linea con i suoi lavori precedenti, reinterpretasse la poesia in modo surrealista. A livello compositivo un’importante valore aggiunto viene dall’inserimento del giardino verticale nella maestosa facciata a completare il vortice generato dal simbolo dell’infinito.L’opera incorpora inoltre al suo interno gli elementi architettonici dell’edificio stesso come le finestre e la porta di ingresso. Quest’ultima sembra invitare il visitatore a fare un passo nell’ “infinito”. Change through innovation, Culture, Mentorship, Passion, Future change sono le parole che più si legano all’idea dell’opera realizzata dall’artista.VesodL’attitudine artistica di Vesod, nato a Torino, è stata favorita dal padre Dovilio Brero, pittore surrealista, che lo ha influenzato sin dalla sua giovinezza. VESOD ha sviluppato un interesse per il mondo dei graffiti dall’inizio degli anni ‘90. Grazie alle collaborazioni artistiche e ai contatti che ha avviato in quegli anni da adolescente, ha recentemente iniziato il suo percorso professionale.Da dieci anni cerca un linguaggio pittorico personale in cui i graffiti abbiano un ruolo centrale, dedicando tempo alla propria formazione culturale e accademica. La matematica, che è l’argomento in cui si è diplomato, ha un impatto importante sulle sue opere insieme all’arte rinascimentale e al futurismo. Questo può essere riconosciuto nel tentativo di Vesod di armonizzare proporzioni anatomiche e dinamiche futuristiche. Vesod crea un linguaggio personale in cui il tempo è considerato come un concetto, che chiudendosi in forme solide immateriali, si cristallizza in forma geometrica per rivisitare l’idea dell’eterno presente. Dal 2013 ho dipinto murales in tutto il mondo, Dortmund, Miami, San Francisco, Los Angeles, Mosca, Cartagena, Nanchang, Amsterdam, Rotterdam, Eindhoven, Calabria, Venezia, Port Adelaide, Frankston.