Ritroviamo in quest’opera, che misura 14 metri per 30 metri, lo stile iconico, chiaro e nitido dell’artista. Una pittura essenziale, quasi primordiale, ma di forte impatto.Il tema che ha ispirato l’artista in quest’opera è quello dell’evoluzione che ne dà il titolo.Un processo di trasformazione, graduale e continuo, per cui una data realtà passa da uno stato all’altro – quest’ultimo inteso generalmente come più perfezionato – attraverso cambiamenti successivi.Qui è rappresentato da una forma umana stilizzata che si alza, evolve attraverso il collegamento tra una e l’altra forma, la scelta dei colori e assumendo nuove posizioni nello spazio per proiettarsi in maniera dinamica verso la fine dell’edificio.Cosa ci aspetta dietro l’angolo? Il futuro qui rappresentato da un universo scuro, ma ricco di colori, e da alcuni cerchi concentrici. Questi sono la porta che proietta l’umanità verso una nuova dimensione evolutiva.Per l’artista si tratta di porsi in un’ottica nuova con entusiasmo, sottolineato dall’espressione sorridente della forma stilizzata, e consapevolezza circa le sfide poste dal futuro.Luca FontLuca Font è un artista italiano di Bergamo che ha iniziato la sua carriera nel 1994 come graffiti writer. I suoi lavori sono stati pubblicati nei più importanti magazine italiani e internazionali dedicati a questo tipo di arte.Luca è conosciuto sulla scena internazionale per essere stato uno dei primi ad abbandonare il tradizionale approccio ai graffiti in favore di uno stile strettamente legato alla grafica e alla tipografia. È un’artista poliedrico che a partire dal 2001 si dedica anche al tatuaggio e successivamente all’illustrazione: disegna cover di libri e dischi, poster di eventi e collezioni per brand di streetwear.La sua cultura e sensibilità si percepiscono in ogni dettaglio delle sue opere. L’attenzione per il colore, il tratto e le superfici lasciano intravedere uno studio profondo della materia.L’ibridazione tra arte grafica e scultura dà vita alle sue opere. Layer e superfici vengono sovrapposti, costruendo così un oggetto tridimensionalmente piatto.Secondo Luca il fascino insostituibile di ogni superficie risiede nella sua inevitabile imprevedibilità, nel ruolo attivo che ricopre all’interno del processo creativo, nei suoi limiti e nel modo in cui essi condizionano tanto la progettazione iniziale quanto il risultato finale, imponendo un dialogo continuo sia con le idee che con le tecniche necessarie a realizzarle.