Benvenuti davanti all’opera “Dualità/Dualismo” di Kiki Skipi, alter ego artistico di Chiara Pulselli, un’artista che esplora profondamente i contrasti interiori e la complessità dell’animo umano.
Kiki Skipi, originaria di Oristano, ha iniziato il suo percorso studiando al socio-psicopedagogico, per poi trasferirsi a Milano, dove ha esplorato il mondo della fotografia. Dopo tre anni, decide di tornare in Sardegna e iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Sassari. Qui scopre che il disegno, la pittura e l’illustrazione sono gli strumenti perfetti per dare forma ai suoi mondi immaginari, dove la figura femminile diventa il centro delle sue narrazioni visive. Il suo interesse per l’autoritratto non riguarda tanto il realismo, quanto una ricerca più intima: le sue figure non hanno volto perché Kiki Skipi vuole dare a chi guarda la libertà di immedesimarsi e leggere i suoi lavori in chiave onirica e simbolica.
Oggi l’artista vive e lavora a Bologna, ma il legame con la sua esperienza personale resta al centro della sua arte.
L’opera che avete davanti, “Dualità/Dualismo”, riflette uno dei temi centrali del lavoro di Kiki: il contrasto tra anima e cervello, tra razionalità (Logos) e istinto (Eros/Animus). Sono due forze opposte, ma necessarie, che spesso si sovrappongono e si intrecciano nella vita di ciascuno di noi.
Sul primo lato del container, troviamo la rappresentazione del Logos: la figura, piegata sotto il peso di una testa enorme, è appesantita dal pensiero razionale. Spine sottili spuntano dal corpo, un simbolo delle difficoltà e delle fatiche legate alla mente e alla logica.
Sull’altro lato, l’artista rappresenta invece l’Eros e l’Animus: qui la figura è più grande, più sicura. Le rose sbocciate simboleggiano la vitalità e la passione, e la testa, molto più piccola, è tenuta tra le mani con leggerezza, come un oggetto che non pesa più.
Queste due immagini, pur funzionando separatamente, sono le due facce della stessa medaglia: una riflessione sulla natura umana e su come questi due opposti convivano in ognuno di noi. Kiki Skipi ci invita a riflettere su come la nostra vita sia un costante equilibrio tra il pensiero e l’istinto, tra il peso della razionalità e la leggerezza del sentimento.
Attraverso colori intensi e simboli forti, “Dualità/Dualismo diventa un’opera che parla di tutti noi, delle nostre battaglie interiori e del tentativo di trovare un equilibrio tra due forze che ci guidano, a volte in armonia, altre in conflitto.