Rame13 e SteReal sono le due protagoniste di questo container. Le ritroveremo entrambe più avanti con altre loro opere e lì esploreremo più in dettaglio i loro percorsi biografici ed artistici.

Le due opere qui realizzate non hanno tra loro connessione. Ciascuno lato è espressione di un pensiero unico di ciascuna delle due artiste.

Rame 13

Ci troviamo davanti a “Roarrr” la prima di due opere realizzate qui al Museo di Arte Urbana di Prologis da Ginevra Giovannoni. Conosciuta come Rame 13, è una talentuosa artista poliedrica che spazia dall’urban art all’illustrazione.

Si tratta di un’opera estemporanea che esce dal filone solitamente seguito dall’artista che tende a trasportarci in viaggi onirici, in mondi popolati da creature fantastiche.

Qui l’artista ha scelto uno stile più grafico, più illustrativo. Una sperimentazione che vuole riportarci al luogo dove ci troviamo. Il leopardo che ruggisce simboleggia il “ruggito” dell’Interporto sotto il peso dei camion.

SteReal

Sul secondo lato del container ecco “Libere di sognare”, l’opera realizzata dall’artista milanese SteReal che ritroveremo poi più avanti con una seconda opera. Conosciuta per il suo impegno nel raccontare la condizione femminile, SteReal ritrae donne forti, coraggiose e carismatiche, simboli di riscatto e lotta per i diritti in una società che troppo spesso le vede vittime di violenza e discriminazioni. Le sue opere sono solitamente intense, cariche di emozione e talvolta violente, perché riflettono la dura realtà che molte donne vivono nel nostro Paese come in altri paesi del mondo.

Qui, però, ci troviamo davanti a un’opera che ribalta completamente questa prospettiva. SteReal ci sorprende con una visione diversa, quasi una pausa nella sua riflessione. La ragazza sdraiata, con gli occhi chiusi, non sembra lottare, non sembra soffrire. È immersa in un sogno tranquillo, sereno, dolce. Questo contrasto rispetto alla forza e alla tensione abituali nelle sue opere ci invita a porci una domanda profonda: perché la condizione della donna non può essere questa? Perché non può essere caratterizzata da pace, serenità e dolcezza?

“Libere di sognare”, che cattura l’ambizione stessa dell’artista, ci spinge a cercare un futuro in cui la tranquillità e la sicurezza possano essere la norma per le donne, non l’eccezione. Questo cambio di prospettiva ci invita a immaginare un mondo dove le donne possano semplicemente essere loro stesse, libere, in una condizione di pace.