“Roots”, radici, si ispira alle parole CHANGE THROUGH INNOVATION e FUTURE CHANGE. Quello che l’artista vuole far percepire e vivere allo spettatore che guarda a Romentino, è un concetto di futuro, di simbiosi tra tecnologia, innovazione e cambiamento. La sua opera esteticamente e architettonicamente vuole dialogare con l’edifico, l’idea di rendere una parete ad angolo come un’unica parete piana. Il disegno cerca di avere una visione futuristica di contemporaneo, un diverso significato dell’architettura dell’edificio non solo funzionale ma anche in grado di catturare l’attenzione e procurare emozioni ed attenzione con chi ci passa vicino e non solo. I colori base impiegati rientrano nella gamma di Joys e sono in linea con l’ambiente circostante creando una sorta di dialogo tra muro, alberi e prato. La forma è stata costruita partendo dal punto angolo della parete e comprende al suo interno il nome Joys. Tutte le linee sono state concepite in modo da non essere mai interrotte da elementi strutturali quali porte e finestre.JoysJoys, è uno dei principali artisti geometrico strutturale italiani. Artista di fama mondiale, espone e realizza le sue opere in tutto il mondo. Nato a Padova nel 1974, Joys avvia la sua carriera artistica negli anni Novanta quando, come molti writer, scrive il suo nome su un muro per poi focalizzare la sua ricerca sul lettering, prima come esigenza di esistenza poi come esigenza di evoluzione. Velocemente espande il suo lavoro arricchendolo di spessore e matericità. La sua ricerca va oltre le due dimensioni e acquista nel tempo una plasticità che si appropria del territorio e della fruizione di un pubblico involontario e inconsapevole. In bilico tra underground e istituzionale, la ricerca di Joys è inedita e personalissima grazie anche al suo approfondito studio del lettering: forme che nel tempo si stratificano e si arricchiscono di livelli e linee, creando labirinti impossibili dove nulla è lasciato al caso e le forme ubbidiscono sempre a precise regole logiche e geometriche.Da anni Joys ha esteso il suo linguaggio anche alla scultura, utilizzando materiali diversi ma mantenendo sempre uno stile unico che da 20 anni lo rendere inconfondibile sui muri di tutto il mondo. Le sue opere d’arte pubblica e i suoi murales sono stati esposti in tutta Europa, nelle Americhe e anche in Cina, Taiwan, Australia e Africa.